Mani piccoline aggrappate al legno della mangiatoia, a cercare il seno della madre.
Mani indurite nella bottega del falegname.
Mani che toccano e compiono prodigi, senza mai appropriarsi.
Mani che prendono il pane, lo spezzano, mani eucaristiche.
Mani che stringono l’asciugatoio ai fianchi, immerse nel catino di acqua sporca.
Mani bucate dall’amore, sul legno della croce.
Un Dio così umano, a portata di mano!
Scandalizza l’umanità di Gesù, la prossimità di Dio.
Ma è proprio questa la buona notizia: Dio ha un volto d’uomo, il logos la forma di un corpo di carne.
L’incontro nel quotidiano, nella liturgia della casa e degli affetti, sul posto di lavoro.
Per fede. Se Dio ci ha creato senza di noi, non ci salverà senza di noi, senza la nostra fede.