DIOCESI DI CALTANISSETTA

SALMO 8 – Grandezza del Signore e dignità dell’uomo

O Signore, Signore nostro,

quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!

Voglio innalzare sopra i cieli la tua magnificenza,

con la bocca di bambini e di lattanti:

hai posto una difesa contro i tuoi avversari,

per ridurre al silenzio nemici e ribelli.

Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita,

la luna e le stelle che tu hai fissato,

che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi,

il figlio dell’uomo, perché te ne curi?

Davvero l’hai fatto poco meno di un dio,

di gloria e di onore lo hai coronato.

Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,

tutto hai posto sotto i suoi piedi:

tutte le greggi e gli armenti

e anche le bestie della campagna,

gli uccelli del cielo e i pesci del mare,

ogni essere che percorre le vie dei mari.

 O Signore, Signore nostro,

quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!

 

Commento

L’orante esprime il suo stupore verso Dio. Ogni cosa sulla terra manifesta la sua potenza e grandezza – “il suo nome” -. Egli è tanto potente che può abbattere i suoi avversari anche solo con la bocca dei bimbi e dei lattanti, proclamanti la sua maestà, che gli empi vorrebbero oscurare.

Lo spettacolo della volta stellata fa sentire l’orante piccolo, poca cosa, e quindi realtà trascurabile da Dio, ma non è affatto così. L’uomo – afferma l’orante – è fatto poco meno degli angeli, capace di dominio sulle cose create da Dio. Gli angeli sono puri spiriti e come tali hanno una natura superiore a quella dell’uomo, che apprende le cose in concomitanza con i sensi, mentre l’angelo è semplice intellezione. Tuttavia gli angeli non procreano, collaboratori di Dio, una carne, che è animata da un’anima creata all’istante da Dio per la formazione di un nuovo uomo o di una nuova donna. Poi nessun angelo ha una carne contro la quale lottare, e con la quale giungere a testimoniare il suo amore a Dio fino a sacrificare la vita.

L’orante termina il salmo con le stesse parole di stupore con il quale l’aveva cominciato.

Magnificat

L’anima mia magnifica il Signore  *

e il mio spirito esulta in Dio,

mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà

della sua serva.  *

D’ora in poi tutte le generazioni

mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente  *

e santo é il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia  *

si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza

del suo braccio,  *

ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni,  *

ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati,  *

ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo,  *

ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri,*

ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

 

Gloria al Padre e al Figlio  *

e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre  *

nei secoli dei secoli. Amen.