“SANTI CIRILLO, MONACO, E METODIO, VESCOVO, PATRONI D’EUROPA”
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo ai lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».
Commento e riflessioni
Mi chiedo cos’abbiano provato: essere inviati da Cristo, l’uomo col cuore di Dio.
Sento che la strada verso ogni uomo è la strada giusta; sento lo stupore di sapere che Gesù mi chiede di preparargli il terreno incontrando, parlando, testimoniando.
È leggero tutto questo: farà l’Amore attraverso me, non io per mia volontà.
E solo un cuore innamorato, che non può e non vuole trattenere per sé quello che ha ricevuto e provato, è disposto a sorridere a un lupo.
Perché, se mi ascolto bene, lo so che la morte e il dolore non sono il prezzo peggiore: il prezzo peggiore è la paura che, per conservare la vita, io viva a metà, chiudendo le porte del cuore all’Amore, cieco di luce, freddo senza calore.
Donami di inchinare la testa, armami di fede e umiltà: fa’ di me un altro operaio, un altro mattone che costruisce la Tua casa in Terra, Signore.
Giovanni Stefani- getupandwalk